2023
ORIGAMI GOLDEN VENTURE E KINETIC ORIGAMI (ASSIA BRILL) CON CARTA BRISTOL, CARTA DA ROMANZI ANNI SETTANTA E CARTA DA TESTI DI MEDICINA ITALIANI.
Foto di PAOLO VALLICELLI.
Courtesy GALLERIA LARA E RINO COSTA CONTEMPORANEA,
Valenza Po, Alessandria.
193 X 193 X 26 CM
OPERA DEDICATA A ELEONORA CASADEI (1924 – 2023) ED AL PROFESSORE VITTORIO MARCHI, DOCENTE DI FISICA E RICERCATORE. (1938 – 2017)
L’UROBORO È UN SIMBOLO RAPPRESENTANTE UN SERPENTE O UN DRAGO CHE SI MORDE LA CODA, FORMANDO UN CERCHIO SENZA INIZIO E SENZA FINE. DUNQUE UN SIMBOLO CHE, FIN DAI TEMPI ANTICHI, RAPPRESENTA L’ETERNO MOVIMENTO IN UN APPARENTE IMMOBILITÀ. IL SERPENTE RAPPRESENTA L’ENERGIA UNIVERSALE CHE SI CONSUMA E SI RINNOVA DI CONTINUO, CIOÈ LA NATURA CICLICA DELLA VITA. SIMBOLEGGIA DUNQUE L’UNITÀ, LA TOTALITÀ DEL COSMO, L’INFINITO, L’ETERNITÀ, IL TEMPO CICLICO, L’ETERNO RITORNO, L’IMMORTALITÀ E LA PERFEZIONE. L’ETIMOLOGIA DELLA PAROLA È GRECA ( composto di οὐρά (coda) e del suffisso -βόρος, corrispondente al latino -voro; dunque (serpente) che si morde la coda ).
LA PIÙ ANTICA RAPPRESENTAZIONE DI UN UROBORO SI TROVA IN UN ANTICO TESTO FUNERARIO EGIZIO, RITROVATO NELLA TOMBA DEL FARAONE TUTANKHAMON ( XVIII Dinastia ). ORAPOLLO, SCRITTORE EGIZIANO, AUTORE DI Hieroglyphiká, UN’OPERA IN LINGUA COPTA SUI GEROGLIFICI ( IV d.C. ), DESCRIVE UN SERPENTE CHE SI DIVORA LA CODA, QUALE SIMBOLO USATO DAGLI ANTICHI EGIZI PER DESCRIVERE IL MONDO, L’UNIVERSO E L’UNITÀ DI TUTTE LE COSE:
«Quando vogliono scrivere il Mondo, pingono un Serpente che divora la sua coda, figurato di varie squame, per le quali figurano le Stelle del Mondo. Certamente questo animale è molto grave per la grandezza, si come la terra, è ancora sdruccioloso, perché è simile all’acqua: e muta ogn’anno insieme con la vecchiezza la pelle. Per la qual cosa il tempo faccendo ogn’anno mutamento nel mondo, diviene giovane. Ma perché adopra il suo corpo per il cibo, questo significa tutte le cose, le quali per divina providenza son generate nel Mondo, dovere ritornare in quel medesimo ».
ANCHE NEL ‘Libro dei Morti’ VIENE DESCRITTO UN SERPENTE CHE SEMBRA RIMANDARE ALL’UROBORO:
«Io sono Sata, allungato dagli anni, io muoio e rinasco ogni giorno, Io sono Sata che abito nelle più remote regioni del mondo.»
NELLA TRADIZIONE ALCHEMICA L’UROBORO È UN SIMBOLO PALINGENETICO (dal greco πάλιν, palin, “di nuovo” e γένεσις, génesis, “creazione, nascita”, ovvero “che nasce di nuovo”) CHE RAPPRESENTA IL PROCESSO ALCHEMICO, IL CICLICO SUSSEGUIRSI DI DISTILLAZIONI E CONDENSAZIONI NECESSARIE A PURIFICARE E PORTARE A PERFEZIONE LA ‘MATERIA PRIMA’.
DURANTE LA TRASMUTAZIONE ESSA SI DIVIDE NEI SUOI PRINCIPI COSTITUTIVI: PER QUESTO MOTIVO L’UROBORO ALCHEMICO VIENE SPESSO RAPPRESENTATO ANCHE NELLA FORMA DI DUE SERPENTI CHE SI RINCORRONO LE CODE. QUELLO SUPERIORE, ALATO, CORONATO E PROVVISTO DI ZAMPE RAPPRESENTA LA MATERIA PRIMA IN FORMA VOLATILE, QUELLO SOTTOSTANTE IL RESIDUO FISSO. DALLA LORO RI-UNIONE SI FORMA UN UNICO UROBORO CON LE ZAMPE E INCORONATO PERCHÈ VINCITORE, OTTENENDO COSÌ LA ‘PIETRA FILOSOFALE’ O ‘GRANDE ELISIR’ O ‘QUINTESSENZA’.
LA PIÙ ANTICA RAPPRESENTAZIONE DI UN UROBORO COLLEGATO ALL’ALCHIMIA SI TROVA IN UNA RACCOLTA DI SCRITTI GRECI DELL’XI SECOLO: UN TRATTATO ILLUSTRATO SULLA PRODUZIONE DELL’ORO, SCRITTO DA Cleopatra, UNA ALCHIMISTA VISSUTA AD ALESSANDRIA D’EGITTO (fine IV d.C.).
LA ‘Chrysopoeia’ di Cleopatra (da χρυσός, chrysós, “oro” e ποιεῖν, poieîn, “fare”), CONTIENE L’IMMAGINE DI UN UROBORO, METÀ BIANCO E METÀ ROSSO, CON ALL’INTERNO LA SCRITTA ἒν τὸ Πᾶν (hèn tò Pân), TRADUCIBILE COME “l’Uno (è) il Tutto” OPPURE «Tutto è Uno». NELLA STESSA PAGINA SI TROVA UN ALAMBICCO, ALCUNI SIMBOLI ALCHEMICI E UN CERCHIO COMPOSTO DA TRE ANELLI CONCENTRICI CON SCRITTE IN GRECO CHE SPECIFICANO ULTERIORMENTE IL SIGNIFICATO DEL ‘serpens qui caudam devorat’. NEL CERCHIO CENTRALE SI RICONOSCONO I SIMBOLI DELL’ARGENTO (MEZZALUNA) E DELL’ARGENTO AURIFICATO (SEMICERCHIO RADIANTE). NEL PRIMO ANELLO SI LEGGE : “Uno (è) il Tutto; e per lui il Tutto e in lui il Tutto; e se non contiene il Tutto, il Tutto è nulla”. NEL SECONDO ANELLO UNA SECONDA SCRITTA RIPORTA LA FRASE “Il Serpente è Uno, colui che ha il veleno con le due composizioni”. QUESTI MOTTI RICORDANO LA FAMOSA ESPRESSIONE ERACLITEA “Tutte le cose sono uno”, RIADATTATA DA PLOTINO NEL DETTO “Tutto è ovunque e tutto è uno e uno è tutto”. ANCHE NELL’ALCHIMIA ISLAMICA, LA COSMOLOGIA E LA CONCEZIONE ERMETICA DELL’UNO-TUTTO SI INCARNANO NELLA FIGURA DELL’UROBORO COME SI PUÒ VEDERE IN UN ANTICO MANOSCRITTO ARABO, IL Kitab al-Aqalim di Abu’ l-Qāsim al-ʿIrāqī, ISPIRATO AI GEROGLIFICI EGIZI. IN ESSO UN SERPENTE CHE SI MORDE LA CODA RACCHIUDE I QUATTRO ELEMENTI CHE DANNO ORIGINE AL COSMO. (Fonte WIKIPEDIA)
DA QUESTE INFORMAZIONI PRESE DAL WEB E DALLE POCHE CONFERENZE VIDEO DI VITTORIO MARCHI CHE HO ASSORBITO IN QUESTI ANNI, ASCOLTANDOLE RIPETUTAMENTE, HO DECISO QUINDI DI REALIZZARE UN’OPERA SULL’UNO: SUL SERPENTE O DRAGO CHE DIVORA SE’ STESSO CONTINUAMENTE.
GRAZIE A TUTTO CIÒ, HO COMPRESO MEGLIO IL SIGNIFICATO DELLA VITA STRETTAMENTE CONNESSO ALLA SUA FINE. INFATTI UNA FINE NON ESISTE, ESISTE DI FATTO LA TRASFORMAZIONE DELLA MATERIA E L’ENERGIA CHE LA MUOVE IN UN MOTO COSTANTE E CON UN FINE BEN PRECISO: LA VITA PARTECIPATA DI OGNI CREATURA, VISIBILE E NON, PER PERPETUARE IL CAMMINO DELL’UNO. QUESTO ‘UNO’ È IMMENSO ED AL MOMENTO NON È QUANTIFICABILE. CIÒ CHE PUOI QUANTIFICARE È LA TUA COSCIENZA DELLA SUA GRANDEZZA: SE NON NE COMPRENDI L’IMMENSITÀ, ALLORA IL TUO SGUARDO INTERIORE È RIVOLTO TROPPO IN BASSO. HO COMINCIATO, PASSO DOPO PASSO, A VEDERE OLTRE IL MIO NASO, COMPRENDENDO L’IMPORTANZA DI OGNI PARTE DELL”UNO’ E CHE OGNI PARTE NON È SEPARATA DA TUTTE LE ALTRE. L’UROBORO CHE HO RAPPRESENTATO È COSTITUITO DA QUATTRO SERPENTI/DRAGHI CHE SONO SIMILI MA DIVERSI: ESSI RAPPRESENTANO I QUATTRO ELEMENTI CON MODULI DI CARTA SFUMATI TRA IL BIANCO, IL GRIGIO ED IL NERO, SIMBOLEGGIANDO COSÌ L’UNIONE DEGLI OPPOSTI DELLO YIN E DELLO YANG. IL QUINTO ELEMENTO INVECE È AL CENTRO: UN VORTICE UNICO FORMATO DA QUATTRO SPIRALI, IN CUI SIMILARMENTE SI TROVANO ALTRI VORTICI IN SCALE FRATTALI. I COLORI VERDE E ROSA SIMBOLEGGIANO LE CREATURE VEGETALI E LE CREATURE ANIMALI: ESSE SONO INTRECCIATE IN QUESTA DANZA TOROIDALE DAL MICRO AL MACRO COSMO, DALL’ENERGIA DIVORATRICE DEL BUIO INTESO COME FINE ALL’ENERGIA ESPLOSIVA DELLA LUCE INTESA COME NUOVA RINASCITA.
LA MIA RINASCITA È INIZIATA IMPARANDO CHE IL MIO CORPO FUNZIONA ESATTAMENTE COME IL COSMO. CONSIDERO LA MIA PIETRA FILOSOFALE L’ENERGIA CHE SI CREA ALLA SUA MASSIMA POTENZA NELLA CONNESSIONE TRA CORPO E COSMO. IL MIO NUOVO CAMMINO MI INSEGNERÀ A MANIFESTARE CON COERENZA IL MIO RISPETTO PER QUESTO LEGAME TRA ME E L’UNIVERSO.
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